Comitato popolare Antico Corso Catania

Via Torre del Vescovo 4, Catania

13-09-2021

Rifiuto o Partecipazione?

Il 12 Settembre si è tenuto un incontro delle realtà associative che si occupano dei rifiuti presso il Bastione degli Infetti. Luogo pubblico di incontro e dibattito sui temi della città. Fra i tanti, l'inesauribile questione dei rifiuti che pare dominata dalla pratica del "nascondimento" (in tutte le sue forme): dal pacchetto di sigarette nel buco del muro alla cicca sepolta sotto la sabbia, al sacchetto consegnato presso quelle porte dimensionali che sono i "cassonetti" (in via di estinzione anch'essi) dove la sera lo metti e l'indomani non lo vedi più. Non lo vedi, ma certamente da qualche parte sta continuando la sua "vita". Una magnifica "pubblicità progresso" anni '00 mostrava una giovane Mamma che, scartando i prodotti di consumo, lanciava gli involucri dentro la culla entro cui il proprio figlio cercava di sopravvivere. Immagini dirette, toccanti ed intelligenti. Esiste il bisogno di tracciare questa filiera per individuarne i vari passaggi, la norme che a volte paiono andare contro una soluzione e nella individuazione di questi "punti" cercare la risposta alle nostre domande e la soluzione ad un problema. A questo servirebbe un Osservatorio sui Rifiuti ed è questo che le associazioni ripetono da anni trovando inspiegabili ostacoli alla pratica virtuosa. Le stesse vengono chiamate, anzi, alla collaborazione nell'inseguimento del problema a valle. L'Osservatorio presuppone una "partecipazione" organica, una forte attenzione, una capacità di analisi possibile con le risorse in campo, una interazione con il sistema legislativo per la formulazione di norme specifiche. Non è una questione di partito, ne di colore ma una vera realtà le cui proposte di soluzione sono spesso insoddisfacenti a causa della mancanza di tutti quegli Stakeholder che avrebbero titolo e merito per esprimersi. Cosa sono tuttavia i processi partecipativi? Sono forme complesse di interazione fra dirigenze e popolazioni che prevedono coraggio, abilità e rodaggio. La partecipazione non è un evento; non è il risultato di una "bacchetta magica" (che andrebbe semmai usata per far sparire le "bacchette magiche"), ma un processo in cui onesti cittadini, convinti delle proprie idee si confrontano con oneste amministrazioni convinte dai "quadri normativi vigenti". Il coraggio: attiene a quella parte dell'interlocutore che ha la responsabilità del processo e non è fatto da autoritarismo ma da una azione di cessione parziale e progressiva delle pertinenze ai circuiti associativi. Abilità a gestire il dialogo nella forma in cui "se uno perde, perdono tutti". Rodaggio: I processi di partecipazione mettono in contatto due soggetti principali diversi; uno legato alla necessità di adeguarsi al quadro normativo (ma anche di adeguare il quadro normativo stesso) ed uno che opera con competenza ma anche con una spinta idealistica pura che rende a volte difficoltosa la mediazione. Il rodaggio di un processo partecipativo ha bisogno di tempo e di verifiche ed è sbagliato credere che "basta la definizione" per risolvere i problemi; occorre generare e coltivare l'abitudine al dialogo responsabile ed oggettivo. Il tutto al netto di una severa individuazione di tutti i "moventi nascosti" nella discussione e soprattutto nella "filiera" che è una filiera multimiliardaria e dell'assenza del piano regionale dei rifiuti che lascia spazio ad episodici interventi emergenziali.

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