Comitato popolare Antico Corso Catania

Via Torre del Vescovo 4, Catania

05-04-2020

La corsa ai rimedi e l'eterna lotta fra Bisogni Collettivi ed interessi Privati

Una società sana si individua nella capacità di sviluppare progressivamente l'interesse ed il mantenimento dei Beni Comuni che possono essere materiali, immateriali, culturali, infrastrutturali, ambientali. Questa crescita che potremmo chiamare di investimento su "risparmio" (collettivo) viene fatta con il contributo di ricchezza che i singoli cittadini riversano nelle casse di una grande collettività per assicurare un "patrimonio" solido su cui costruire le basi per un Benessere destinato a tutti, nella logica dell'inclusione e della pari opportunità. Ciò che si acquisisce in tal modo non è di proprietà esclusiva dell'ente che ne assicura il funzionamento o la gestione che ha, anzi la responsabilità di mantenere in costante crescita la sua disponibilità. Nel caso degli Ospedali (argomento particolarmente attuale per fare esempio) come abbiamo denunciato più volte, a questa sana logica di bene collettivo si è sostituita una logica definita "imprenditoriale" anche questa mal funzionante perchè in realtà si è andati alla piena "speculazione". Oggi si parla della necessità di attrezzare aree COVID-19 a sostegno dell'improvviso fabbisogno, anche se bisogna dire che la perdita di operatività della sanità era conclamata dai pesanti tagli subiti in nome di una razionalizzazione che si è rivelata un depauperamento. E quindi perchè pensare a fiere, mercati generali, ecc. quando a Catania sono stati lasciati ai Vandali: L'Ospedale Ferrarotto con tutti i suoi impianti; Il Santa Marta; il Maurizio Ascoli/Tomaselli (in origine sanatorio decentrato); il Santo Bambino e dulcis in fundo L'Ospedale Vittorio Emanuele tutti aggiornati all'ultimo utilizzo ed attrezzati (almeno con impianti funzionanti ed apparecchiature di impiego generale). Si dice che alla fine della vicenda COVID la sanità dovrà attrezzarsi per avere dei presidi locali ED E' QUELLO CHE ABBIAMO PROPOSTO DA DUE ANNI A QUESTA PARTE in modo da assicurare in previsione un approccio vicinale ad ogni bisogno di sanità; è utile ricordare che il COSTO DELLA SALUTE E' PIU' BASSO DEL COSTO DELLA MALATTIA e torna alla mente quanto scrisse il compianto prof. GAGLIO (nel suo libro bianco sulla sanità a Catania). Questa differenza di costo fra malattia e salute fa capire immediatamente quanto la speculazione si avventi sulla prima danneggiando l'efficacia della seconda. La diagnostica preventiva lascia il posto a quella terapica. Gli Ospedali nuovi vanno senz'altro costruiti, ma quelli vecchi devono rimanere, inseriti nel contesto urbano, alla medicina preventiva, di vicinanza, di screening ed essere pronti ad essere convertiti per casi di emergenza come questi attuali (in queste strutture ci sono impianti pregiati, ascensori per le barelle, sterilizzatori, ecc. e possono essere "naftanilizzate" le apparecchiature riutilizzabili. Un costo? In Italia un deposito delle FF.AA. con uno stock di 3.000 Carriarmati (più di quanti ne abbiano in linea Stati Uniti e Russia messi insieme) ecco il link
https://video.espresso.repubblica.it/tutti-i-video/uno-schieramento-mai-visto-al-mondo/4662
Forse i cinesi, i cubani, gli egiziani hanno avuto paura del nostro potenziale bellico, per questo ci hanno mandato mascherine e ventilatori polmonari?

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