Comitato popolare Antico Corso Catania

Via Torre del Vescovo 4, Catania

10-09-2019

Gli ex ? Ospedali

C'è chi definisce i catanesi gente priva di interesse ed impegno; più disposti a dimenticare che a ricordare. Forse è vero e forse è un modo per mantenere integra la propria ragione. Non sempre è così; ci sono fatti e fatti e questo contribuisce a definire la complessità di un "cittadino" ed il contesto in cui deve, spesso disperatamente, vivere. Il catanese, al pari di ogni altro cittadino del mondo, si interroga sulla ragione delle cose e quando queste risultano inspiegabili o non convincenti, si ribella, sbraita, si organizza (a volte) per affrontare quello che il più delle volte risulta essere un "muro di gomma" che assorbe ogni colpo, ogni protesta senza restituire alcuna reazione. Questo modo scoraggia qualsiasi individuo umano che, ad un certo punto desiste. E' questa la forza di chi, in città, ha sempre operato per il proprio interesse e contro quello della cittadinanza intera. Prendiamo il caso delle dismissioni Ospedaliere che sono avvenute con una arroganza senza paragoni, colpendo uno degli aspetti più sensibili per la vita del cittadino, l'accesso alla sanità pubblica. Dal punto di vista tecnico l'operazione ha rispettato e rispetta il cronoprogramma ( e solo quello ) mentre lo sbandamento dell'utenza è simile a quello del dopo bombardamento. Non vi è stata alcuna preventiva forma di riduzione di impatto: non esiste un servizio navetta che, da subito, accompagnasse (dal plesso e dai reparti dell'OVE in dismissione) verso i nuovi reparti al policlinico o al San Marco (di cui nulla si sa rispetto all'effettivo completamento ed avvio a pieno regime). Questo lo chiederemo alle amministrazioni totalmente assenti dal dialogo come se la cosa non li riguardasse così come non riguarda loro il regolare funzionamento dell'accesso ai servizi sanitari ospedalieri; questo è, secondo Noi, un fatto grave che ancor più allontana il cittadino dal necessario rapporto di fiducia verso le istituzioni. C'è un si salvi chi può che fa somigliare la dismissione ad una vera e propria "rotta di Caporetto"; eppure i Generali sono ancora al loro posto, sordi, indenni al rapporto con la società intera. C'è chi si chiede perchè il cittadino non rispetti le istituzioni e la risposta è che sono le istituzioni a non rispettare il cittadino, nonostante sia quest'ultimo a fornire gli strumenti di governo ad una classe dirigente spesso arrogante e capace soprattutto di danneggiare, in ogni modo l'immagine stessa dello Stato.

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